LA PRIMA LAVATRICE: POTEVA LAVARE FINO A 2000 LENZUOLA
E’ quella cosa che salva le giornate a molte donne, soprattutto quelle che lavorano e che non hanno molto tempo da dedicare alla casa e alla famiglia,
ma anche quelle che hanno tutto il tempo necessario non ne possono fare a meno.
Questo elettrodomestico ci risparmia tantissima fatica fisica e molto tempo.
Basta infilare le cose da lavare, un po’ di detersivo, ammorbidente, ed ecco fatto.
Ma prima come facevano?
La storia della lavatrice in italia è poco conosciuta, ad oggi questa è l’elettrodomestico più utilizzato in assoluto in tutte le famiglie, tutti ne abbiamo una in casa.
La prima lavatrice in Italia risale ai tempi del regno delle Due Sicilie dei Borbone.
Infatti la dinastia borbonica permise a napoli di battezzare la prima lavatrice esistente in italia, da quel momento
è diventato un elemento indispensabile in tutte la famiglie e col tempo questo è diventata quella moderna.
Proprio nel regno delle Due Sicilie nel 1851 fu costruito il primissimo modello, utilizzato ai tempi nel Real Albergo
de’ Pavesi prendendo d’esempio quella che Luigi Armingaud, questa poteva lavare fino a 2000 lenzuola e 1000 camicie.
Quindi gia’ nel 1800 la biancheria non veniva lavata a mano ma con l’ausilio di questa nuova stupenda invenzione.
Inizialmente fu progettata per simulare il lavaggio a mano, utilizzando come metodo il classico sfregamento,
pero’ cosi’ facendo i panni si rovinavano velocemente e deluse un po’ la aspettative di tutti.
Col tempo la prima versione fu’ modificata adottando l’agitatore e componenti elettriche, da quel momento in
poi ne sono state progettate tante migliorando sempre il risultato finale, fino ad arrivare ad oggi ed al fatto che
ogni donna non puo’ fare a meno di averla in casa.