La relazione tra madri e figlie è tra le più complicate ma al contempo belle che possano esistere. In genere si ha l’impressione che le madri educhino le figlie facendole diventare ciò che loro non hanno potuto essere o che avrebbero desiderato essere. E che le educhino, in questo modo, alla presunta felicità.
Ma le relazioni tra madri e figlie sono più complicate di così e nasconde innumerevoli sfaccettature, che sono state analizzate anche attraverso alcuni libri.
E’ il caso del libro “I’m Not Mad, I Just Hate You!” (Non sono arrabbiata, ti odio), della dottoressa Cohen-Sandler. All’interno di quest’ultimo si parla della relazione tra madri e figlie e della complessità infinita che vi si nasconde dietro.
Si parla del fatto che spesso una madre dopo aver messo al mondo una bambina decide che non commetterà gli stessi errori compiuti da sua mamma con lei.
Questo ragionamento potrebbe anche andar bene, ma secondo la dottoressa sarebbe meglio lasciarsi guidare dalla saggezza e dall’istinto del momento e non dai problemi avuti in passato con la nostra famiglia.
Le relazioni tra madri e figlie sarebbe quindi oscillante in tutti i casi tra l’amore profondo e l’odio più assoluto.
Anche se ovviamente in molte circostanze non si tratta di un odio ‘definitivo’. Esistono diversi tipi di madri, da quelle narcisiste a quelle assillanti o meravigliose, ma è certo che il legame è sicuramente difficile in ogni caso.
Bisogna rafforzare questo legame tra madre e figlia educando una bambina esattamente come si educherebbe un bambino.
Non bisogna mettere in pratica stereotipi di genere né compiere altri passi falsi di questo tipo. E bisogna accettare che le figlie cercheranno l’indipendenza e lo scontro il prima possibile.
E dopo una certa età, il consiglio è quello di offrire supporto ed affetto ed evitare il più possibile imposizioni e paragoni.