Fra queste troviamo il respiro corto, quella brutta sensazione di non riuscire a respirare fino in fondo. Sembra che il nostro respiro ad un certo punto si blocchi e quando succede stiamo male.
Quando siamo in un periodo di stress prolungato il respiro accelera e quando questo accelera troppo può succedere che si blocchi. Sbadigliamo spesso per cercare di portare il respiro al massimo ma non ci riusciamo. Per questo è importante imparare a gestire questi momenti.
DI QUANTA ARIA ABBIAMO BISOGNO?
L’aria è necessaria per il nostro corpo, in situazioni normali facciamo dai 10 ai 12 respiri al minuto che ci permettono di inalare dai 4 ai 6 litri di aria.
Quando siamo stressati o ansiosi questi respiri aumentano anche se non facciamo sforzo fisico. Superati i 15 respiri al minuti la quantità di aria nei polmoni è di troppo superiore alla norma. E’ qui che iniziamo ad avere la sensazione del respiro corto.
L’effettuare troppo respiri porta ad una netta riduzione della quantità di anidride carbonica che causa l’iperventilazione.
Questa può arrivare nei momenti di eccessiva ansia o protrarsi nei periodi di stress prolungato.
Nel caso di iperventilazione possono comparire diversi sintomi come nausea, giramenti di testa, dolori al petto e formicolio a mani e piedi. Di conseguenza l’ansia aumenta ed il rischio è di cadere in un circolo vizioso difficile da combattere e con la possibilità di scatenare un vero e proprio attacco di panico.
Questo succede perchè il respiro corto e l’iperventilazione coincidono con la respirazione toracica e quindi non consuma tutta l’aria che sono nei nostri polmoni.
Per questo l’anidride carbonica nel nostro sangue diminuisce sensibilmente non ossigenando neanche il cervello. Così succede che la concentrazione e la memoria diminuiscono innescando altra ansia e panico.
COSA FARE PER RIMEDIARE AL RESPIRO CORTO?
Sembrerà strano ma bastano dei semplici esercizi per placare l’ansia e di conseguenza anche il respiro corto.
La tecnica di respirazione migliore è molto semplice.
SEDERSI e mettere i palmi della mani uno sulla pancia ed uno sul petto.
CALCOLARE i respiri di entrambi e se quelli del petto sono maggiori di quelli della pancia vuol dire che sono troppo veloci.
RESPIRA con la pancia e fai respiri di circa 6 secondi.
CONTINUA fino a quando i respiri del petto sono minori di quelli della pancia.
Imparare a respirare e soprattutto a tenere sotto controllo il nostro respiro ci renderà più tranquilli ed anche l’ansia si placherà.