Giorgie Wildgust fa l’eccezione, è arrivato in salute fino all’età di 77 anni nonostante la Sindrome di Down sfidando la genetica.
Il simpatico nonnetto Down vive in Gran Bretagna e pare che il suo segreto sia stato una dieta sana e lo svolgimento di molto sport.
Alla sua nascita nessuno pensava che sarebbe vissuto così a lungo, addirittura i medici avevano fatto una previsione in cui dicevano che non avrebbe superato l’adolescenza. Giorgie adesso è in pensione ed ha svolto il lavoro di giardiniere per tutta la sua vita.
La sua infanzia è stata diversa da molti bambini nati con la Sindrome di Down.
A quei tempi molti di loro venivano mandati in istituti per essere trattati e gestiti a dovere. La famiglia di Giorgie invece decise che lui doveva rimanere a casa con i suoi cari. Ha avuto l’infanzia di ogni altro bambino senza il suo problema.
Non ha mai avuto problemi di bullismo, anzi, ha avuto tantissimi amici che lo adoravano.
Ad oggi il nonno Down vive insieme ad altre 12 persone e continua a fare la sua vita di sempre, balla, ama colorare e mangiare gelato.
I genitori di Giorgie erano persone semplici, lei sarta e lui lavorava nei campi e si sono sempre presi cura del loro figlio senza affidarlo agli istituti.
Volevano che il loro figlio crescesse circondato dall’amore della famiglia e degli amici.
La persona che deteneva il record di longevità avendo anche’essa la Sindrome di Down si chiamava Kenny Cridge morto il 16 aprile del 2019 con i suoi 79 anni.
In Italia la persona affetta da questa patologia più anziana è Luciano Maronese. Ha 70 anni ed è originario di Treviso. Il signore è sempre stato autosufficiente ed adesso vive in una comunità. Sta benissimo, ama viaggiare e dipingere.
Cosa dire di più su queste splendide persone, fargli solo gli auguri per il loro futuro.