Chi è attento alla salute, può sostituire il comune zucchero semolato bianco con lo zucchero di cocco, un dolcificante naturale dal basso indice glicemico e ricco di sostanze nutritive. Ma ha un profilo calorico equivalente al comune zucchero (100 grammi di zucchero di cocco apportano circa 380 calorie).
Prima di consumarlo è bene quindi tener conto del suo apporto calorico, ma anche del profilo zuccherino. Infatti prevede la presenza di glucosio e fruttosio, un amico giurato della salute.
I punti in favore del consumo di questo dolcificante sono offerti dalla sua composizione ricca di sostanze naturali che vengono conservate nel prodotto. Dal momento che non viene sottoposto a raffinazione, quindi non viene lavorato, filtrato o sbiancato con agenti chimici e non contiene conservanti.
Tra i diversi nutrienti presenti nello zucchero di cocco ci sono:
vitamine del gruppo B (B1, B3 e B6); vitamina C; potassio; fibre solubili. In particolare, contiene una fibra salutare: l’inulina, la quale rallenta il processo di assimilazione degli zuccheri da cui dipende un migliore controllo nei confronti della fame sul medio e lungo periodo; inoltre la sua composizione stimola una minore produzione dell’ormone insulina favorendo così dei livelli più stabili di glucosio.
Lo zucchero di cocco si ricava dai fiori della palma di cocco, più precisamente dal nettare dei fiori della palma di cocco che per crescere richiede poca acqua. Dunque è un prodotto biologico alleato dell’ambiente (ecofriendly), anche perché non si estra impiegando sostanze chimiche, si ricava seguendo una procedura antica. In pratica, si incide semplicemente il fiore della palma da cocco e poi si raccogliere il nettare. A questo punto il nettare subisce un processo di essiccazione a temperature alte, per favorire l’evaporazione di ogni residuo di acqua.
Si ottiene così uno zucchero in cristalli dal luminoso colore dorato e dal sapore simile allo zucchero di canna grezzo. Per quanto riguarda il sapore, è bene precisare che esistono più varietà, che si ottengono da differenti tipi di palma da cocco. Inoltre le variazioni del sapore dipendono dalla stagione di raccolta che incide sulle qualità del gusto.