In caso di puntura di ape, ma anche di vespa o calabrone, è opportuno intervenire in modo adeguato anche facendo ricorso a dei rimedi naturali che placano i sintomi. Nel corso della stagione calda si entra in contatto diretto con diversi tipi di insetti dotati di pungiglione. Si è quindi esposti al rischio di punture che causano gonfiore, arrossamento e nei casi più severi shock anafilattico. Per questo motivo è bene sapere cosa fare non solo per evitare di essere punti, ma anche per trattare i fastidi scatenati dalla puntura di un’ape.
La maggiore preoccupazione riguarda i possibili casi di reazioni allergiche pericolose dovute proprio alla puntura di api, vespe e calabroni. Nel caso di soggetti che soffrono di questo tipo di allergia è necessaria una maggiore cautela per evitare le punture. In ogni caso quando si esce è necessario portarsi dietro il kit di emergenza per evitare uno shock anafilattico.
Con alcune piccole accortezze è possibile prevenire le punture degli insetti partendo da delle semplici strategie per evitare che si avvicinino. Quando fa caldo sarebbe auspicabile indossare capi di abbigliamento che non attirino gli insetti che pungono. Quindi è meglio evitare colori scuri o sgargianti che richiamano le sfumature dei fiori. Invece si dovrebbero preferire i vestiti dai colori neutri quali bianco e beige ma anche i colori pastello.
In genere, i profumi attirano gli insetti soprattutto quelli floreali, per non esporsi alla loro puntura sarebbe meglio non indossarli. Bisogna poi fare attenzione ai cibi che andrebbero sempre conservati ben coperti fuori casa e dentro casa. Anche la spazzatura attira gli insetti per questo andrebbe chiusa bene e non tenuta troppo in casa.
In caso di puntura di ape, vespa o calabrone cosa fare
In presenza di una puntura di questi insetti è opportuno fare attenzione ad alcuni segni che possono manifestarsi. Nei casi più severi può essere necessario recarsi al pronto soccorso, se si evidenzia una reazione allergica inaspettata. Se dopo circa mezz’ora dalla puntura sulla zona interessata compaiono rush cutaneo, prurito, mancanza di respiro, vomito o senso di smarrimento, è meglio consultare prontamente un medico.
Nei casi che non causa reazioni preoccupanti, ma un semplice disagio, la puntura di api si può trattare con alcuni rimedi naturali. Inoltre sarebbe auspicabile distinguere se si tratta di una puntura di ape, vespa o calabrone. Se il pungiglione è rimasto attaccato alla pelle allora la puntura è da imputare ad un’ape. Perché l’insetto dopo aver punto, perde il suo pungiglione e subito dopo muore.
La presenza del pungiglione si nota esaminando la zona colpita dove compare un punto nero. Il pungiglione deve essere rimosso. Risulta più difficile distinguere una puntura di una vespa da quella di un calabrone, poiché compare un piccolo foro sulla pelle. Una piccola differenza tra le due punture riguarda la concentrazione del veleno. Di fatto il calabrone con la sua puntura inietta più veleno. Per effetto della presenza di tossine velenose possono sorgere dei sintomi più severi. Accanto al bruciore ed al gonfiore possono manifestarsi febbre e mal di testa.
Come intervenire con rimedi naturali
Dopo aver subito la puntura di ape, vespa, o calabrone, si deve avere la premura di individuare nella zona coinvolta l’eventuale presenza del pungiglione. Si deve poi procedere alla sua rimozione con l’ausilio di una pinzetta o di un ago, ben sterilizzati. Dopo questo step si può intervenire sulla lesione cutanea con alcuni rimedi naturali.
- Si deve lavare subito la zona punta con acqua e sapone per favorire l’eliminazione del veleno ed evitare un rigonfiamento eccessivo.
- In caso di troppo gonfiore e di bruciore si può appoggiare sulla puntura del ghiaccio, meglio avvolgerlo in un telo di cotone e tenerlo localmente per circa 15 minuti.
- Per una puntura di insetto si può usare il bicarbonato diluito con acqua da lasciare agire sulla puntura per qualche minuto. Questo rimedio è utile per disinfettare la zona e ridurre il gonfiore ed il prurito.
- Un altro rimedio naturale contro questo problema è offerto dall’aceto che disinfetta e diminuisce il gonfiore. Si deve bagnare un batuffolo di cotone con qualche goccia di aceto da passare localmente.
- Sul segno della puntura si possono anche usare dei rimedi della nonna che si tramandano come trattamenti naturali di generazione in generazione. Come nel caso di: aglio, cipolla, patate, basilico tritato, succo di limone.
- Anche alcuni rimedi fitoterapici sono efficaci in presenza di punture di api o di altri insetti. Si consiglia di applicare il gel di aloe che sfiamma e placa la pelle arrossata. O si può usare una pomata a base di calendula che lenisce il dolore ed è un rimedio antinfiammatorio ed antisettico.