Stanchezza estiva: cosa mangiare per non sentirsi sempre stanchi

Un malessere stagionale da imputare al caldo afoso è la stanchezza estiva che fa sentire di continuo spossati, in quanto privi di energia. Ma oltre a sentirsi stanchi, in molti sono esposti ad un maggiore nervosismo proprio a causa delle temperature alte. Si fa riferimento a questo tipo malessere stagionale con il termine “natsubate” che si traduce letteralmente con l’espressione: esaurimento estivo.

Per indagarlo meglio un gruppo di studiosi giapponesi ha svolto uno studio. Così il team ha messo sotto la lente di ingrandimento tale condizione fisica che provoca costante spossatezza. Ma in alcuni casi la condizione di natsubate può causare un completo affaticamento psicofisico. Per contrastare la stanchezza estiva si possono adottare dei metodi che permettono di stimolare la vitalità.

In particolare, una strategia efficace per non incombere in questo malessere consiste nel seguire una dieta equilibrata. Che è scandita da piccoli pasti nel corso della giornata. A tale conclusione è giunto uno studio condotto da Espresso Communication, per Vitavigor, storico marchio di Grissini di Milano. Lo studio ha coinvolto più di 50 testate internazionali ed anche degli esperti nutrizionisti. Così è stato possibile individuare le abitudini alimentari da adottare nel corso della stagione estiva. Alla stessa conclusione è giunta anche una ricerca della School of Psychology dell’Università di Cardiff.

Stanchezza estiva: cosa mangiare

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Quando fa caldo è bene fare dei piccoli pasti che contrastano i cali di energia e riducono il rischio di stress emotivo ed il cattivo umore. Con le temperature alte il corpo tende ad avere più bisogno di glucosio. Che si può reperire in alimenti come la frutta fresca e quella essiccata, così si fornisce energia alle cellule.

Serve poi un minerale prezioso come il potassio, che si trova nei vegetali di stagione. Il minerale assicura al corpo la corretta trasmissione degli impulsi nervosi. Tra gli altri minerali utili ci sono il calcio ed il magnesio. Questi stimolano la concentrazione muscolare ed riducono il senso di stanchezza.

Inoltre si deve fare attenzione all’idratazione in quanto in estate l’acqua si conferma un nutriente importante. Non devono mancare poi agli antiossidanti (verdura, frutta di stagione, frutta secca a guscio, semi oleosi). Che permettono di contrastare i danni dei radicali liberi che si formano in condizioni di stress. Nella dieta estiva non devono mancare i carboidrati complessi, come cereali integrali e derivati, che forniscono buone fonti di energia.

È bene poi ripartire i pasti in piccoli pasti intervallando degli spuntini fra un pasto e l’altro. Per sopperire al fisiologico calo di appetito per il caldo. In questo modo si mangia di meno nel pasto successivo e si fa attenzione alla linea.

In più, gli spuntini contrastano lo stato di affaticamento ed evitano i possibili cali di energia. I nutrizionisti consigliano due spuntini leggeri al giorno a base di cibi idratanti, energetici e remineralizzanti. Ad esempio si possono mangiare: melone, frutti di bosco, pesche, albicocche, banane, noci, mandorle, grissini. Mentre si devono evitare gli alimenti che portano come effetto la disidratazione. In estate è meglio evitare: cibi raffinati, snack salati, caffè, alcolici.