La castrazione chimica si effettua con alcuni farmaci che bloccano o rallentano la produzione di testosterone. Tantissimi sono gli effetti collaterali che questa terapia può provocare.
I farmaci sono somministrati in diverse forme, dalle fiale alle iniezioni alle pasticche. Questi inibiscono la produzione ed il rilascio di alcuni ormoni che causano la produzione da parte dei testicoli, del testosterone.
I farmaci che vengono usati per la castrazione chimica non sono nati per questo.
Vengono principalmente utilizzati in campo urologico per contrastare il tumore alla prostata.
L’urologo Andrea Salonia dell’ospedale San Raffaele di Milano però vuol sfatare un mito. Afferma infatti che gli stupratori o i pedofili non hanno un livello di testosterone più alti degli altri uomini.
Anche sul fatto che, terminata la cura, il testosterone torna ai livelli normali, c’è molto da dire.
Infatti può capitare che questo resti limitato. Come capita che alcuni soggetti sottoposti a castrazione chimica tornino a commettere le stesse cose.
Il desiderio infatti non è del tutto dipendente dal testosterone. Ma si aggiungono fattori psicologici e biologici.
Gli effetti collaterali della castrazione chimica sono molti. I più importanti sono quelli psicologici e fisici a causa degli sbalzi ormonali. Anche malattie cardiovascolari e diabete sono molto frequenti, come l’osteoporosi. I peli su tutto il corpo possono diminuire ed aumentare il peso ed il grasso sui fianchi, sul seno e sulle cosce.
Non in tutti i paesi è prevista la castrazione chimica, per adesso è limitata ad alcuni paesi in America ed alcuni pausi europei. Molti altri paesi cercano di evitarla nonostante la possibilità di utilizzarla. In altri paesi come la Russia e la Polonia la castrazione chimica invece è obbligatoria. Per gli stupri su ragazzi che non hanno ancora raggiunto la maggiore età.
Alla luce di tutto questo, voi siete favorevoli o contrari? O preferite qualche altra condanna?