Cibo in scatola: ecco perché sarebbe meglio evitarlo

Tra gli alimenti nemici della linea e della salute, si segnala il cibo in scatola. Anche se si tratta di una categoria di cibi a lunga conservazione e veloci, perché in grado di risolvere i pranzi e le cene quando non si ha tempo, non sono proprio salutari. Infatti, i cibi in scatola presentano una serie di insidie spesso ignorate che invece andrebbero sempre tenute presente. Proprio i contenitori espongono a rischi la salute dell’uomo.

Si tratta infatti di scatolette di latta e resine. Inoltre questo tipo di scatolette presenta una composizione che evita le possibili reazioni degli alimenti. Come nel caso della formazione di acidi responsabili di fenomeni di erosione del materiale del contenitore.

È importante sapere che il cibo in scatola è contenuto in delle scatolette di latta con un rivestimento speciale in resina di bisfenolo A. Una sostanza nota anche con il nome di BPA o resina epossidica. In base ai dati di vari studi si sottolineano gli eventuali effetti della sostanza.

Secondo alcune indagini svolte dall’Università di Harvard, la resina di bisfenolo A è tossica. Questo perché si tratta di un composto che tende a concentrarsi nell’organismo. Ciò espone a diverse condizioni patologiche come ad esempio: disturbi gastrointestinali, diabete, malattie cardiovascolari, scompensi del sistema endocrino, obesità, tumori, infertilità.

I potenziali rischi del cibo in scatola

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Nella lista del cibo in scatola che espone a maggiore rischio ci sono le scatolette di tonno, che possono contenere alti livelli di mercurio. Questa sostanza può avere effetti sul sistema nervoso. In particolare espone a rischio le donne in gravidanza. Inoltre il mercurio incide in modo negativo sul sistema cardiovascolare.

Anche i legumi in scatola e la maggior parte dei cibi preconfezionati presentano di solito un elevato livello di sodio. Invece nello scatolame del mais e dei piselli si rintraccia un’aggiunta di zucchero. Mentre negli spinaci e nelle taccole in scatola si trovano altre alterazioni, come nel caso della riduzione della vitamina C.

Oltre al cibo in scatola, anche i prodotti impiegati per imballare, conservare o trasformare gli alimenti rappresentano un rischio per la salute. Infatti si tratta di sostanze chimiche sintetiche potenzialmente pericolose.

Come nel caso della formaldeide, presente ad esempio nelle bottiglie di plastica, anche se in piccole quantità. Un altro rischio a cui ci si espone quando si consuma il cibo in scatola è quello di sviluppare una possibile intossicazione da botulino o Clostridium botulinum. Un batterio che produce una tossina mortale per gli essere umani.