Le persone ansiose hanno bisogno di uno specifico trattamento. Perché? Purtroppo, l’ansia le logora dentro e non le fa riflettere in modo logico. Quando l’ansia prende il sopravvento, queste persone entrano nel panico e hanno bisogno di noi.
Come possiamo comportarci con loro? C’è un metodo per calmarle ed evitare che possano soffrire di attacchi? Vorremmo fare qualche piccola considerazione e darvi una mano.
Anzitutto, i sintomi dell’ansia sono molto simili a quelli di un infarto. Pertanto, attacchi di ansia e attacchi cardiaci sono spesso confusi. Dolore al petto, sensazione di soffocamento, vertigini.
Sapete, a volte tendiamo a minimizzare questi aspetti. Tendiamo a dire delle frasi, delle parole che possono ferire la persona che ne soffre. E sarebbe molto meglio evitarle.
“Vedrai che tutto si sistemerà.”
Una frase ricorrente, ma che non vi farà ottenere l’effetto sperato.
“Pensa positivo! Vedi sempre tutto nero.”
Non è sempre possibile pensare positivo, soprattutto quando si ha una visione pessimistica dell’esistenza. E una persona ansiosa la ha.
Ecco cosa non dire alle persone ansiose
“Non ci pensare.”
Questo punto è davvero inutile: come possono non pensare a ciò che le disturba e che causa gli attacchi?
“Ti preoccupi troppo e stai esagerando.”
Lo sanno di preoccuparsi troppo, ma non possono farne a meno. Questa frase li infastidirà e si allontaneranno da voi, perché non si sentiranno compresi.
“Non fare lo sciocco.”
Insultare una persona che sta avendo un attacco di panico è controproducente. Penseranno di essere ancor più sbagliati.
“Ti fai troppi film mentali.”
Credeteci: non amano pensare il peggio, eppure lo fanno costantemente. È preferibile aiutarli con una cena, uno svago o una serata fuori.
“Ma che cosa ti preoccupa esattamente?”
La risposta è che non lo sanno neanche loro. Ed è questo il motivo per cui condividono con voi le insicurezze e le paure: per avere una parola di conforto e non di derisione.