Tutti avremo sentito parlare di déjà-vu. Si tratta di una circostanza nella quale il nostro cervello crede di aver già vissuto quel momento. Ci sono persone che associano tale avvenimento ad una vita precedente, ma ci sono anche dei motivi più validi e scientifici.
Il déjà-vu avviene quando si crede di aver vissuto la stessa situazione in un altro momento e magari con un’altra persona. Insomma, si crede che quel momento sia già avvenuto.
Secondo gli esperti, quella del déjà-vu può essere definita come un’alterazione della memoria e questo spiegherebbe per quale ragione alcune persone ne soffrono molto più spesso di altre. Insomma, secondo la prima teoria, chi ha il déjà-vu non ha realmente vissuto quel momento, ma ha problemi temporanei di memoria.
E’ come se si dimenticasse – non del tutto – che un momento prima era proprio lì, e dunque sembra che quella situazione sia avvenuta in precedenza.
Coloro che invece non attribuiscono spiegazione medica al déjà-vu, fanno addirittura riferimento alla teoria dell’eterno ritorno di Nietzsche.
In altre situazioni, però, si può parlare di déjà-vu nel momento in cui si sta sognando ma sembra di essere in uno stato di perfetta coscienza.
Si può comandare il proprio corpo come nella realtà e gestire il tutto. Si tratta di sogni lucidi e chi è allenato addirittura può decidere quando svegliarsi o come far evolvere il proprio sogno.
Ad ogni modo, però, il déjà-vu appare come qualcosa di veramente strano.
Ad alcune persone capita di trovarsi in un luogo mai visto ma di sapere esattamente dove dirigersi, avendo l’impressione di esserci già stato. Ma perché credere che questa sia la prima vita che viviamo? Sono numerose le teorie secondo le quali ci si reincarni ogni volta raggiunta la morte.
Secondo i neuroscienzati però potrebbe essere un errore di trasmissione neurale. Ognuno ha il suo parere e per ora non è arrivata una risposta definitiva dalla scienza.