Essere troppo buoni può essere fonte di infelicità. Questo perché l’accondiscendenza porta a soddisfare gli altri. Così si finisce per non sapere ciò che si vuole davvero e non si sa come esigerlo. Questi soggetti infatti sono predisposti sin da piccoli a mettere i bisogni degli altri prima dei propri.
Con questo comportamento si evitano i conflitti. Inoltre chi tende ad essere troppo buono, tace i propri pensieri e giudizi. In particolare, queste persone fanno prevalere i bisogni degli altri rispetto ai propri bisogni. Come conseguenza subentrano: ansia, malessere, risentimento, infelicità, depressione.
Per uscire da questo modo di agire è opportuno iniziare ad occuparsi più di se stessi. Anche se si tratta di un vero e proprio automatismo che porta ad essere buoni.
Infatti spesso si apprende a comportarsi così fin dall’infanzia con la modalità di mettere le altre persone davanti a sé per evitare scontri.
Ma con questo atteggiamento ci si nega la possibilità di conoscere a pieno la propria persona. È possibile smettere di essere troppo buoni con un nuovo modo di pensare.
Essere troppo buoni: come imparare a gestire il proprio buonismo
Prima di tutto è bene non avere troppe aspettative perché provocano malintesi e delusioni. Invece il modo migliore di agire è quello di fare qualcosa perché si sente di doverlo fare non perché si deve. È necessario fare oppure dare come puro atto d’amore, non come dovere.
Inoltre è importante capire che la positività si raggiunge cercando prima di essere felici. Ma allo stesso modo è opportuno imparare ad accettarsi. Così si sarà più consapevoli delle proprie esigenze. In tal caso si agirà assecondando i propri desideri e bisogni, e si vedranno realizzati gli obiettivi personali.
Per essere felici serve dire qualche no evitando un atteggiamento passivo. Il buonismo può causare rabbia, che si riversa su di sé. Proprio perché non si riesce a non essere remissivi. Invece per il benessere personale si dovrebbe seguire di più l’istinto e giustificare i propri no.
Per smettere di essere infelici a causa del proprio buonismo bisogna fare un lavoro emotivo. In questo modo si capirà come comportarsi in maniera adeguata.
Chi tende ad essere troppo buono cela delle emozioni ferite e delle paure interiori. Solo recuperando il proprio valore si imparerà a dire no ed a negoziare il conflitto in modo positivo.