GASTRITE, LA DIETA DA SEGUIRE E SOPRATTUTTO I CIBI DA EVITARE

La gastrite è un’infiammazione del rivestimento gastrico. Può nascere dallo stress o il più delle volte dalla cattiva alimentazione, ed è per questo la dieta che va modificata come prima cosa. Sono diversi i cibi da evitare ma anche i farmaci da assumere.

La gastrite si diagnostica attraverso una gastro-endoscopia. E si caratterizza per le lesioni tipiche. Generalmente tali lesioni, a volte addirittura di tipo emorragico, sono da ricercare nell’abuso di alcool oppure di alcuni farmaci come i FANS.

Tra le più frequenti si annovera la gastrite cronica che è tendenzialmente scaturita dall’Helicobacter pylori. E colpisce la popolazione con un’età superiore ai 45 anni.

Generalmente si diagnostica attraverso Breath Test (test del respiro), esami ematochimici, esami delle feci o biopsia del tessuto gastrico.

I sintomi della gastrite sono soprattutto quelli del bruciore e del dolore. Ma anche senso di pienezza gastrica, talvolta nausea e vomito. La perdita di appetito è molto frequente. Da considerare anche la possibilità di soffrire di un’anemia dovuto ad un lento ma costante sanguinamento dell’ulcera peptica. Spesso causa o conseguenza della gastrite.

Come cura della gastrite si possono assumere inibitori di pompa protonica ed ovviamente è necessario effettuare terapia contro l’Helicobacter.

Fondamentale talvolta anche l’uso di procinetici ed è necessario anche modificare la propria alimentazione.

Infatti da evitare tutti i cibi acidi, come pomodori, alcolici e superalcolici, bevande eccessivamente zuccherate o gassate. Ma anche bevande troppo calde. Da evitare fritture e frutta secca conservata con i solfiti, gli insaccati, i formaggi piccanti o troppo fermentati.

Per la gastrite è consigliabile assumere olio extravergine di oliva come condimento. Ma anche verdure come fagiolini, carciofi, sedano, e tutte le altre molto fibrose.

Consigliabile assumere anche tisane, tè deteinato e infusi, a patto che non siano zuccherati. E’ preferibile evitare che siano calde, perché potrebbero causare spasmi molto dolorosi ingestibili.