IL NERVO VAGO E L’ANSIA: ECCO LE CORRELAZIONI

Il nervo vago è molto importante anche se spesso non si conosce neppure la sua funzione. Interviene nella sensibilità delle mucose respiratorie e dunque nella respirazione stessa. Somministra fibre nervose al cuore, allo stomaco, al pancreas e al fegato.

Oltre a ricevere dei segnali diretti dagli organi interni più importanti da inoltrare al cervello. In questo modo è possibile provare delle sensazioni come la nausea.

Spesso, a parte questo, viene sottovalutata l’interazione del nervo vago con le capacità di rilassamento e di calmarsi in presenza di ansia. Il sistema nervoso è composto da due elementi importanti. Uno funge da deceleratore e l’altro da acceleratore.

Quello simpatico è l’acceleratore che prepara ad agire, perché aiuta a rilasciare principalmente ormoni come l’adrenalina e il cortisolo. Il sistema nervoso parasimpatico agisce al contrario, infatti utilizza neurotrasmettitori come l’acetilcolina, che diminuisce la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.

Il nervo vago c’entra con tutto questo in quanto viene coinvolto dagli ormoni che si diffondono nel corpo in presenza di stati d’ansia o di depressione.

Il cortisolo, rilasciato in presenza di agitazione o stati depressivi, agisce insieme ad altri ormoni come soppressore del sistema immunitario e precursore infiammatorio. È la spiegazione per cui quando ci sentiamo particolarmente depressi tendiamo ad ammalarci di più, a contrarre più spesso infezioni o altri problemi come l’herpes.

In queste situazioni il nervo vago non può avviare l’impulso di rilassamento e porta il fisico ad avere dei sintomi anche spaventosi, tipici dell’ansia.

Parliamo di vertigini, problemi gastrointestinali, aritmie, difficoltà respiratorie e molto altro.

Da ricordare anche che il nervo vago è il responsabile, ovviamente, del tono vagale. E questo si trasmette da madre a figlio.

Se la mamma soffre di ansia e depressione, o si arrabbia spesso mentre in gravidanza, tali aspetti saranno trasmessi al figlio. Che avrà una più bassa produzione di dopamina e serotonina. Ecco spiegata l’importanza del nervo vago…