La pasta è spesso considerata un nemico della linea, perché si pensa che faccia ingrassare e la si mette sotto accusa, perciò si sceglie quella in bianco. Ma se la si mangia senza condimento è meno calorica?
Si precisa che l’apporto calorico della pasta in bianco cruda è di circa 360 Kcal per 100 grammi. I carboidrati nella semplice pasta in bianco costituiscono così l’80% del prodotto. Si tratta di zuccheri potenzialmente nocivi per la salute.
Quindi i carboidrati non sono grassi in pieno, in effetti la quantità di grassi presenti nei carboidrati è quasi nullo. Nella pasta in bianco si evidenzia la presenza di zuccheri forniti dai carboidrati, che una volta assorbiti dal nostro intestino determinano un aumento della glicemia.
Con tale dato è possibile comprendere quanti zuccheri sono presenti nel sangue. A causa di un eccessivo consumo di carboidrati si registra un alto valore glicemico. Come reazione da parte del corpo si verifica un aumento dell’insulina. Una conseguenza potenzialmente dannosa per la salute. Infatti si tratta di un parametro alla base delle patologie di insulino-resistenza e del diabete di tipo 2.
Dietro ad un semplice piatto di pasta in bianco si cela un potenziale effetto dannoso. Si rischia un eccesso di zuccheri quindi è bene limitarne le quantità. Inoltre non va mangiata di frequente. Di fatto i carboidrati immessi nel corpo possono produrre energia chimica.
Possono anche depositarsi sotto forma di glicogeno o trasformarsi in grassi. Meglio consumare delle quantità ridotte e ben bilanciate di carboidrati. Come risultato così si ottiene la produzione di una giusta fonte di energia. Si evita di eccedere con gli zuccheri che espongono a rischi. Se si esagera con le porzioni si somma a questa fonte di zuccheri quella derivante da altri alimenti. Come conseguenza si tende ad ingrassare.
La pasta in bianco potrebbe far ingrassare
Anche se si mangia della pasta in bianco ci si sente felici e sazi. Ma dopo aver assimilato la fonte di carboidrati si finisce per sentirsi stanchi e sonnolenti. Una reazione dovuta al brusco calo della glicemia ossia al processo di ipoglicemia postprandiale. Ne deriva così una mancanza di forze ed un maggiore senso di fame. Di fatto come risposta ad un significativo calo energetico si avverte la voglia di mangiare di più. Anche questo porta ad ingrassare ed a sviluppare patologie. Infatti si rischia l’insorgenza di arteriosclerosi e di diabete.
Per evitare le conseguenze negative che potrebbero verificarsi dopo il consumo della pasta bianca è meglio tenere a mente tutti questi dati. Quindi sarebbe meglio optare per piccole porzioni oppure per una pasta condita. Così si evita di insaporirla con il burro, una cattiva abitudine. Poiché il burro è un condimento grasso. Di fatto 25 grammi di burro e 80 grammi di pasta apportano circa 470 kcal, ossia 1/3 del fabbisogno calorico giornaliero di una persona adulta.
Meglio scegliere un condimento più salutare. Il segreto per mangiare la pasta senza paura di ingrassare è quello di bilanciare gli alimenti all’interno del piatto. Il trucco è quello di abbinare alla pasta le proteine che abbassano l’apporto glicemico. Un piatto di pasta si può condire in maniera equilibrata combinando ad esempio macinato di manzo magro e zucchine. Tra gli altri sughi sani ci sono quelli a base di tonno e pomodoro oppure la combinazione pollo e peperoni. Per una pasta più leggera si può optare per salmone e prezzemolo. Mentre una versione vegetariana è quella ai funghi e zucchine.