Dal punto di vista clinico, si definisce sindrome delle gambe senza riposo (RLS) un disturbo neurologico del sonno. Il soggetto avverte una sensazione di irrequietezza ad una oppure ad entrambe le gambe. Nei casi più severi si verifica l’interessamento anche delle braccia.
Quindi il soggetto percepisce il bisogno urgente di muovere gli arti inferiori, per dare sollievo al fastidio a carico delle gambe. Questo disturbo neurologico tende a colpire con maggiore incidenza le donne. Per quanto riguarda la sua diagnosi, spesso risulta difficile. A causa della manifestazione oscillante e lieve dei sintomi.
In campo medico si distinguono due forme della sindrome delle gambe senza riposo. Si parla di forma primaria, di origine forse ereditaria, trasmessa con meccanismo autosomico dominante. La forma secondaria invece è associata ad alcune condizioni cliniche. Infatti è causata da: carenza di folati e di ferro, amiloidosi, uremia, celiachia. Come anche da: diabete, malattie renali, artrite reumatoide, malattia di Lyme, Parkinson.
Per quanto riguarda i sintomi, in genere lievi, si registrano manifestazioni quali: il prurito, il formicolio alle gambe, l’irrequietezza motoria, i movimenti incontrollati. In associazione ad un impulso immotivato di muovere gli arti inferiori. Si avverte quindi la necessità improrogabile di muovere le gambe. Questa sensazione di irrequietezza tende a migliorare con il movimento o se si massaggiano le gambe.
La sindrome poi causa delle contrazioni notturne delle gambe. Infatti il disturbo si verifica spesso quando il soggetto sta per addormentarsi. Si avverte la sintomatologia soprattutto di sera e di notte.
Per una riduzione dei livelli di dopamina. In sostanza, il sistema dopaminergico sito nell’area sottocorticale si compone di neuroni che controllano il movimento. Per un’alterazione di tale sistema si scatena la sindrome.
La sindrome delle gambe senza riposo come intervenire sui sintomi
In genere, i soggetti colpiti dal disturbo neurologico soffrono anche di insonnia. Dal momento che l’irrequietezza delle gambe trova una forma di sollievo grazie a massaggi ed al movimento. Quindi il paziente è costretto a lenire i sintomi alzandosi dal letto. Ne segue così un impatto negativo sul riposo notturno. Sia dal punto di vista qualitativo sia da quello quantitativo.
Per identificare in modo certo il disturbo è necessario sottoporsi ad un iter diagnostico. Si parte da una visita neurologica approfondita. Poi si deve individuare la causa della sindrome delle gambe senza riposo. In seguito, è possibile indicare la cura più adeguata. Anche se ad oggi, nessun farmaco è capace di determinare la piena guarigione.
Invece sono disponibili alcune terapie farmacologiche che permettono di placare i sintomi. Di solito si prescrivono farmaci quali: gli antiepilettici, gli oppiacei, gli agenti dopaminergici. Ma anche gli agonisti non ergolinici dei recettori della dopamina e gli ipnotici. Inoltre possono essere d’aiuto alcuni accorgimenti, quali alzarsi per fare due passi quando i sintomi compaiono nel corso della notte a letto.
In alternativa si possono fare dei massaggi decisi ma non troppo energici. Si può anche fare un bagno oppure una doccia calda prima di andare a letto. Inoltre, si può praticare un tipo di attività rilassante prima di andare a dormire.