I noduli al seno sono delle lesioni all’interno delle mammelle che hanno danneggiato il tessuto. Compaiono anche senza accorgercene in quanto possono essere indolori. Altre volte invece si verificano perdite dai capezzoli ed altri sintomi visibili e molto chiari. Ma non sempre sono cose per cui preoccuparsi, la maggior parte delle volte sono noduli benigni. Non vanno comunque mai sottovalutati.
La formazione dei noduli al seno
Le cause possono essere diverse a da valutare per ogni singolo elemento, fra queste troviamo la Mastopatia fibrocistica. Questa è sicuramente la causa più frequente nelle donne dai 30 ai 50 anni. E’ di natura benigna e può causare dolore nel periodo precedente il ciclo mestruale. I noduli, in questo caso, sono più o meno rotondi ed in entrambe le mammelle e si muovono al tatto.
Un’altra forma di noduli al seno è l’Adenosi, in questo caso son duri ed hanno dimensioni diverse.
Le cisti invece sono rotonde a contengono del liquido.
La Mastite può causare noduli al seno, questa è caratterizzata da gonfiore, arrossamento e dolore con possibile ascesso. Spesso si manifesta dopo i parti ma anche forti traumi e la mastoplastica possono scatenarla. Se non avete avuto nessuna di queste cose è possibile la comparsa di un cancro al seno.
Gli ascessi mammari invece sono caratterizzati da un solo nodulo che aumenta piano piano con rossore sulla pelle e caldo.
Il tumore, che sia benigno o maligno richiedono controlli approfonditi. Può essere un Fibroadenoma, non provoca dolore ed è mobile ma soprattutto è benigno. Si presenta come una pallina tondeggiante che si sposta al tatto. Molto frequente in adolescenza e nelle giovani donne.
Quello che invece è preoccupante è il Carcinoma che si presenta con una forma non ben definita e duro al tatto. Lo sviluppo del Carcinoma può modificare la forma della mammella e liquidi. il Carcinoma è solito aderire alla cute ed ai tessuti vicini. Dovete fare molta attenzione soprattutto se si gonfiano i linfonodi ascellari e se sentite dolore ed irritabilità sulla pelle.
Dopo aver descritto le varie possibilità dovete valutare la vostra situazione. Quindi farvi delle domande tipo: ” Fà male o no?”, ” Le dimensioni variano?”, ” E’ mobile al tatto? “, “C’è del liquido?”
Tutto queste deve essere obbligatoriamente portato all’attenzione di uno specialista che eseguirà tutti gli esami necessari. Le terapie ed interventi saranno gestiti unicamente da esperti nel settore. L’autodiagnosi non è mai quella giusta, quindi appena avete dei dubbi recatevi dal vostro medico e fatevi prescrivere una visita specialistica.