Tutti avremo ogni tanto sofferto di prurito. È un problema davvero trascurabile se si presenta ogni tanto, e che può colpire tutti, ma diventa più serio se è costante. Se è localizzato in un unico punto, potrebbe far pensare ad allergie o altri problemi. Sta diventando però sempre più frequente il prurito psicosomatico.
Come fa comprendere la parola stessa, il prurito psicosomatico è legato ad una reazione che la psiche trasferisce sul corpo.
Si riconosce perché è costante e localizzato in un unico punto, ed in più non trova riscontro dal punto di vista fisico anche dopo numerose visite mediche. Il tipo di problema che ci affligge può essere compreso in base al punto in cui il prurito psicosomatico ci colpisce.
Il prurito alla testa è tipico delle persone che hanno qualche preoccupazione (forse è proprio da questo che nasce il ‘grattacapo’).
Il prurito al naso invece è tipico di coloro che stanno vivendo in una situazione irritante, magari ricca di litigi. Colpisce infatti frequentemente le persone che vivono al centro dei litigi.
Il prurito al collo rappresenta la congiunzione tra il cuore e la testa. Rappresenta per questo l’indecisione sulla possibile scelta migliore. Il prurito alle mani invece è tipico della rabbia soffocata, difatti quando si ha voglia di prendere a schiaffi una persona che ci ha fatto arrabbiare si parla di ‘prurito alle mani’.
Il prurito alle gambe è tipico di chi vuole cambiare situazione e sfuggire a qualcosa. Questo tipo di prurito psicosomatico colpisce soprattutto gli anziani quando hanno voglia di vivere ancora a lungo.
Se si presenta ai piedi è più o meno la stessa cosa: voglia di cambiare situazione.
Il prurito all’addome non è invece un problema se non quando si presenta nelle donne in gravidanza. In questo caso potrebbe rappresentare una sorta di rifiuto della maternità. Quando invece si manifesta ai genitali e non è di tipo medico, potrebbe essere legato a dei sensi di colpa.