Con il termine reumatismi si fa riferimento a varie condizioni patologiche. Ma le varie malattie differiscono tra loro sia per sintomi sia per le cause. In particolare queste patologie colpiscono: le articolazioni, le ossa, i muscoli. In alcuni casi i sintomi riguardano gli organi ed i tessuti.
Secondo il SIR (Società italiana di reumatologia) la lista delle malattie prevede 13 gruppi. Nell’elenco ci sono: artriti primarie, artriti da agenti infettivi, artropatie da microcristalli e dismetaboliche, artrosi primarie e secondarie. Come anche: le connettiviti, le vasculiti, le affezioni dolorose non traumatiche del rachide. Si includono poi: reumatismi extra-articolari, sindromi neurologiche, neurovascolari e psichiche.
Inoltre si ritengono malattie reumatiche le neoplasie articolari, quelle tendinee e le malattie ossee. Senza poi trascurare le malattie con segni di natura reumatologica. Il SIR cita infine la miscellanea. Una patologia con anomalie dell’osso e della cartilagine.
Le malattie reumatiche hanno vari fattori eziologici tra cui i processi di flogosi. Tra le altre cause ci sono poi le degenerazioni di tipo cronico. Ci sono pure delle cause metaboliche quali: l’obesità, il diabete, la gotta, la condrocalcinosi. In alcuni casi, i reumatismi sorgono in caso di: artropatia psoriasica, connettiviti, spondilite anchilosante, febbre reumatica, fibromialgia.
Tra gli altri fattori eziologici: le fratture, la necrosi avascolare, l’emartro, le osteomieliti, l’osteonecrosi. Inoltre provocano i dolori reumatici: le borsiti, le tendiniti, le tenosinoviti, le fasciti, le epicondiliti. Come anche malattie quali: la sclerodermia, la polimiosite, la dermatomiosite, la polimialgia reumatica, la sindrome di Sjögren.
Per una diagnosi certa si considerano specifici sintomi. I soggetti avvertono di solito del dolore e del gonfiore. Questo a carico delle articolazioni delle mani e dei polsi. Che dura da più di 3 settimane. Un’altra manifestazione è la rigidità articolare al risveglio. A cui si associa: gonfiore, dolore, arrossamento di una o più articolazioni.
Reumatismi: dalla diagnosi ai trattamenti
Invece nei soggetti giovani è tipico un dolore intermittente. Si tratta di un dolore sciatico che arriva fino al ginocchio. A cui si associano spesso dei dolori articolari o di tipo muscolare. Può sorgere un arrossamento in alcune zone del viso. A volte si evidenzia lo sbiancamento delle dita delle mani.
In alcuni casi si palesa la secchezza di occhi e di bocca. Tra i problemi reumatici può palesarsi in post-menopausa il dolore alla schiena. Che sorge dopo uno sforzo o dopo aver sollevato un peso. Mentre in chi ha più di 50 anni compare un dolore alle spalle. In associazione al mal di testa ed al calo di peso.
La diagnosi spesso è difficile per il medico. Quindi si formula una diagnosi differenziale. Si esaminano così le malattie che causano la flogosi e la rigidità articolare. Il quadro diagnostico prevede: le analisi del sangue, gli esami delle urine, gli esami del liquido sinoviale. Insieme agli esami di laboratorio si eseguono gli esami strumentali. Si tratta di: radiografie, ecografie articolari, artroscopia. Si eseguono inoltre: la capillaroscopia, la risonanza magnetica, la TAC.
In caso di reumatismi, il medico prescrive una terapia con diversi farmaci. Quelli più usati sono: analgesici, antinfiammatori, corticosteroidi, DMARDs. In più, si consiglia di abbinare ai farmaci delle sane abitudini. Si parte con una dieta sana e varia. Si indica poi la pratica di un’attività fisica costante. Come cure alternative si consigliano: l’idroterapia, la balneoterapia, la digitopressione.
Per i dolori reumatici sono utili i rimedi di fitoterapia ad uso topico. Ad esempio gli impacchi di foglie di aglio orsino o di foglie di betulla. Ma anche gli infusi di: corteccia di salice, equiseto, radice di artiglio del diavolo. Inoltre sono utili da applicare ad uso locale gli oli essenziali. Tra cui quelli di: arnica, iperico, ortica e menta.