Sovraccarico mentale: come i troppi impegni danneggiano il nostro cervello

Tra le categorie di soggetti più colpite dal sovraccarico mentale o mental load ci sono soprattutto le donne moderne. Perché sulle loro spalle si abbatte spesso il peso della cura della casa e della famiglia, in associazione agli impegni di lavoro.

Questo peso mentale, fisico ed emotivo espone le donne a sperimentare stress ed altri disagi. Per quanto riguarda il sovraccarico psicologico, con tale termine in ambito psicologico si identifica un surplus di attività a cui sono soggette le persone. Ma quest’esposizione ad un carico eccessivo di impegni implica un aumento delle responsabilità e di disturbi psicologici.

Come conseguenza si sviluppano dei comportamenti anomali ma anche una vera e propria sindrome. Infatti i soggetti risentono di sintomi quali: ansia, stress, malumore, nervosismi isterici, malessere generale. Chi viene colpito da sovraccarico mentale prova una sensazione di pressione costante con un esaurimento emotivo. Ne deriva poi un calo delle sue prestazioni con perdita di efficienza sul lavoro e nella vita di tutti i giorni.

In sostanza questa sindrome moderna ha un impatto negativo sulle persone come sottolineato da uno studio svolto da Yoopies, in collaborazione con LabRH. Come emerso dai dati di tale indagine su un campione di 1300 lavoratori, di età, sesso ed impegni diversi.

In base alla ricerca, si evince che il carico degli oneri più grandi si riversa sulle spalle delle donne. Infatti le donne devono occuparsi per il 71% delle faccende domestiche e per il 65% di quelle genitoriali.

Come si affronta in modo pratico il sovraccarico mentale

Chi risente di mental load sul piano lavorativo fa trapelare delle disattenzioni. Che si traducono in ritardi e casi di inefficienza. Mentre nella vita ed a casa le donne colpite da sovraccarico mentale manifestano non pochi episodi di malessere.

In tal caso, si registrano dei problemi di comunicazione e di comprensione con il partner. Nelle famiglie con figli poi si verifica la perdita di serenità e di calma. Inoltre questi soggetti non riescono ad aiutare i genitori.

Per non cadere nella spirale negativa che si attiva in caso di mental load si deve imparare ad essere più attenti verso se stessi. In modo da recuperare un po’ di calma per pensare in modo ragionevole e produttivo. Quindi è bene rivendicare un dialogo costante e calmo con tutta la famiglia, soprattutto con il proprio partner. In modo non solo di metterlo a conoscenza del proprio stato d’animo, ma anche per ripartire gli oneri e le responsabilità.

Inoltre è bene definire in famiglia i ruoli ed i compiti da svolgere in piena collaborazione. Se si distribuiscono le mansioni, ciascun membro della famiglia darà una mano. Con questo conferimento democratico delle mansioni, ognuno si sentirà più utile. Per programmare poi gli impegni è bene affidarsi alle mappe mentali ed alle check-list. Così si troverà un sostegno pratico ai tanti pensieri che affollano la mente, e si eviterà di dimenticare qualcosa.