Sono tanti i benefici che offre il tè alla camomilla, una bevanda ricca di sostanze chimiche a cui si attribuiscono delle azioni salutari. Tra i principi attivi di cui è ricca la camomilla ci sono i flavonoidi, che bloccano i danni provocati dai radicali liberi. Grazie a tale azione si promuovono vari effetti capaci di prevenire e contrastare le patologie croniche degenerative.
Il consumo del tè alla camomilla è indicato in caso di diabete, in quanto favorisce la riduzione della glicemia. Un dato indicato da varie indagini, anche se non si dimostra che la camomilla sia un possibile sostituto dei farmaci per il diabete. Ma si ipotizza un suo consumo come rimedio benefico da associare alla cura farmacologica.
Come confermato da uno studio datato 2008, svolto sui ratti. Il quale ha scoperto che un consumo costante di camomilla potrebbe impedire l’aumento dello zucchero nel sangue. Un risultato importante perché questa condizione riduce il rischio a lungo termine delle complicanze del diabete.
Inoltre il toccasana sarebbe in grado di rallentare e prevenire l’osteoporosi. La malattia degenerativa che porta alla progressiva perdita di densità ossea. Esponendo ad un più alto rischio di fratture e di postura curva. Una patologia che tende a colpire le donne in post-menopausa, che risentono degli effetti degli estrogeni.
In una ricerca del 2004, Trust Source ha svelato che la camomilla potrebbe avere effetti anti-estrogenici. Altri studi mostrano che chi consuma la bevanda beneficia di effetti positivi sulla densità ossea. Ma sono necessarie altre ricerche per confermare questo tipo di virtù.
I principi attivi della camomilla agiscono da antinfiammatorio: riducono l’infiammazione. Intesa come reazione del sistema immunitario per combattere le infezioni in corso. La condizione di flogosi prolungata è associata a vari problemi di salute. Ad esempio: dolore gastrointestinale, artrite, emorroidi, disturbi autoimmuni.
Tè alla camomilla: virtù anticancerogene
Si consiglia di bere il tè alla camomilla in caso di stati di ansia e di insonnia. In quanto agisce da rilassante e permette di conciliare il sonno. Al momento il tema è stato trattato da pochi studi clinici. Che comunque suggeriscono che il tè di camomilla può aiutare le persone a rilassarsi. Mentre, uno studio svolto sui ratti, dimostra che l’estratto di camomilla ha aiutato i roditori con problemi di sonno ad addormentarsi. Alcuni ricercatori pensano inoltre che la camomilla possa essere assimilata alle benzodiazepine. Ovvero dei farmaci che si prescrivono per ridurre l’ansia ed indurre il sonno.
Un altro effetto del rimedio naturale si evidenzia in caso di dolori mestruali. Si consiglia per lenire i crampi e gli spasmi. A tal proposito, uno studio del 2010, ha dimostrato che il consumo di camomilla per un mese ridurrebbe i dolori mestruali. In associazione ad un calo del senso di ansia e di angoscia. Delle manifestazioni tipiche della sindrome mestruale.
Recenti ricerche scientifiche si sono concentrate sulle sue virtù anticancerogene utili in caso di trattamento e di prevenzione del cancro. Alcuni studi segnalano che il tè di camomilla sarebbe capace di colpire le cellule tumorali. O di inibirne la stessa genesi di tali cellule. Ma la materia merita di essere approfondita per offire delle evidenze più certe.
Al momento, gli scienziati affermano che bisogna appurare le proprietà anticancro della camomilla. La maggior parte delle ricerche ha esaminato i modelli clinici negli animali, non nell’uomo. Un’interessante ricerca del 2012 ha confrontato i poteri antitumorali della calendula e della camomilla. In entrambi i casi è emersa la capacità di colpire selettivamente le cellule tumorali. Anche se gli effetti del tè alla calendula si sono dimostrati più potenti.