Di recente, in ambito diagnostico si sente parlare del test del sangue utile per prevenire i casi di cancro al seno. Si tratta di un esame capace di identificare la risposta immunitaria nei confronti delle sostanze prodotte dalle cellule tumorali. In questo modo, il tumore si potrebbe individuare fino a cinque anni prima dello sviluppo dei segni clinici.
Questa scoperta si deve ad una ricerca resa nota nel corso della Conferenza sul cancro dell’NCRI del 2019. Il merito spetta ad un team di studiosi dell’Università di Nottingham, nel Regno Unito. Nello specifico i ricercatori hanno evidenziato la produzione da parte delle cellule tumorali di alcune proteine.
Ossia gli antigeni che causano la produzione di anticorpi specifici detti autoantigeni. Quindi gli antigeni associati al tumore (TAA) rappresentano dei marker tumorali del cancro al seno. In pratica grazie a dei pannelli di TAA, è possibile rilevare la presenza di autoanticorpi a livello ematico.
Nel corso di uno studio pilota, i ricercatori hanno prelevato campioni di sangue da 90 pazienti con diagnosi di carcinoma mammario. Così si sono confrontati con i campioni di un gruppo di controllo di 90 pazienti sani.
Con il metodo di screening del microarray proteico si sono individuati gli autoanticorpi contro 40 TAA che sono associati con il carcinoma mammario. Allo stesso tempo si sono riscontrati autoanticorpi contro 27 TAA non relazionati con il cancro al seno.
Test del sangue come screening per il cancro al seno
Al termine della ricerca, i dati raccolti hanno dimostrato che il carcinoma mammario produce degli autoanticorpi contro pannelli di specifici antigeni. Come conseguenza durante lo studio si è potuta formulare una diagnosi di cancro alquanto precisa. In particolare nel corso dello studio si sono rintracciati tre gruppi di TAA contro i quali si sono testati gli autoanticorpi.
Si è registrata una maggiore accuratezza del test nei pannelli che presentavano più TAA. Nello specifico, il gruppo composto da cinque TAA ha rilevato il carcinoma mammario nel 29% dei campioni dei pazienti affetti da cancro. Inoltre è stato capace di rilevare l’84% dei campioni di controllo con nessun cancro.
Mentre il gruppo di sette TAA ha identificato il cancro nel 35% dei casi di cancro. Invece nessun cancro si è riscontrato nel 79% dei campioni di controllo. Il gruppo di nove antigeni ha rilevato il tumore nel 37% dei campioni di cancro. Con nessun cancro nel 79% dei casi di controllo.
Nonostante i risultati positivi raccolti, il test del sangue per la prevenzione del cancro al seno si deve perfezionare. Così si potrà contare su una più alta precisione che favorirà una diagnosi precoce.
Continuano le sperimentazioni, testando campioni di pazienti contro un gruppo di nove TAA. Lo scopo è quello di ottenere una sua migliore accuratezza ed usarlo come screening. Si ipotizza la sua disponibilità entro 4-5 anni.